Associazione culturale – APS

Il Beato Giacomo Oldo, 19 aprile 1404

Giacomo Oldo nacque a Lodi nel 1364 da Marchese e Fiordonina Oldo.  Quando era ancora giovane, nel 1384, sposò Caterina Bocconi figlia del fattore della cascina San Marco. La cascina era gestita dai monaci cluniacensi che però da tempo si erano trasferiti nella vicina Lodi.

Giacomo e la moglie ebbero tre figli: due femmine ed un maschio di nome Antonio. A Lodi il giovane Giacomo si diede ad una vita spensierata. Così descritta dal biografo Bassano Dardanone:

“Si diede alla vanità del mondo, in bei vestiti, nel canto, nel ballo e in tutte le vanità secondo le usanze della città, tanto che non vi era simile a lui in tutta la città” . Anche la moglie ‘similmente fu vanissima’. Durante la peste del 1388 i coniugi Oldo e il figlio Antonio si trasferirono a Lodi Vecchio nella casa del suocero Giovanni nella Cascina di San Marco, lasciando a Lodi la mamma di Giacomo e le due bambine che morirono. Anche a Lodi Vecchio lo stile di vita non cambiò molto sino a che una sera il signor Giacomo […] un tantino alterato dai fumi dell’alcool decise di entrare in una chiesa per vederese era più alto lui o Cristo”

Di quale chiesa stiamo parlando? 

A Lodi Vecchio esisteva, nella zona della cascina San Lorenzo sulla strada che portava a Pavia, un ospedale dedito all’assistenza ai pellegrini. Fu costruito all’ inizio del XII secolo da Giselberto Cainardo, che seguì Goffredo da Buglione al seguito della prima Crociata (1096) e guidata da nobili condottieri.

L’ospedale era situato vicino alla Parrocchia di San Lorenzo e quando Cainardo tornò dalla crociata vi donò le reliquie della Santa Croce e del Santo Sepolcro, acquistate a Gerusalemme. Donò anche tre monete d’oro (le “bisante”, monete in uso nell’Impero Bizantino) per costruire vicino all’ospizio una chiesetta in grado di contenere questi oggetti preziosi.

La chiesa, costruita in legno, fu chiamata del Santo Sepolcro o della Santa Croce. Esiste ancora il campo chiamato “Santa Crus” o del “Santo Sepolcro”. Nel suo pavimento venne posizionato un finto sepolcro, per ricordare quello di Gerusalemme. L’edificio bruciò durante gli scontri con i Milanesi, oggi non rimane più nulla.


Possiamo immaginare il Beato Giacomo Oldo sdraiato su un bassorilievo, che doveva essere del tutto simile alla Sacra Sindone.
Da quel momento “mistico” Giacomo tornò a Lodi e si preoccupò solo di opere pie di carità tra cui l’assistenza agli infermi e ai soldati feriti durante la sanguinosa guerra di successione per il Ducato di Milano.

La fama di Santità si diffuse già durante la sua vita, figuriamoci dopo la sua morte.

La sua salma fu posta nella Chiesa di San Giuliano che divenne subito meta di pellegrinaggi.

I miracoli del Beato Giacomo Oldo

Un anonimo biografo racconta di tredici miracoli avvenuti grazie all’ intercessione del Beato Giacomo Oldo. Essi sono scritti così come li riproponiamo:

1) Antonola, madre del prete Ugone Menna, soffriva da dodici anni di malattie allo stomaco.
2) Un uomo di San Nicoletto di Lodi venne guarito dalla paralisi.
3) Bassano di Gorgonzola, abitante a Lodi, fu colpito da paralisi e guarì istantaneamente.
4) La nobil donna Luigia, moglie di Luigi Vigna di Lodi dopo sei anni di sterilità riuscì finalmente nell’ intento d’ avere la tanto desiderata prole.
5) Il giovinetto Daniele, figlio di Giovanna Paderni di Lodi, fu liberato da una fatale tisi.
6) Giovanna da Lodi fu guarita da febbre maligna, appena entrata nel terz’ ordine francescano.
7) Guarì da tumori pestiferi, il piccolo figlio di Bartolomeo Pasoli.
8) La signora Faccina Longhi, moglie di Giovanni Galli fu liberata da ulceri maligne.
9) Bertolina Sommariva fu guarita da un tumore maligno e di ritenzione di urina.
10) Il Signor Marino Galli di Lodi fu guarito dopo essere stato abbandonato dai medici che lo avevano in cura da 18 anni.
11) Tommasina Bocconi figlia del nobile Giovanni fu liberata da pazzia e da ossessione.
12) La signora Daria Zanaboni, moglie di Giovanni Fissiraga di Lodi, colpita da un cancro al seno , fu guarita e lo stesso anno diede alla luce un bimbo.
13) Il nobile maestro Luigi Popoli di Lodi fu guarito da un cancro alla gola.

Questo anonimo biografo iniziò a chiamare BEATO Giacomo Oldo. Nel terzo Sinodo Laudense del 1619 a pagina 94 il Vescovo di Lodi Monsignor Michelangelo Seghizzi (1616-1625) lo include tra i Santi e i Beati Lodigiani, così come il suo successore, vescovo Clemente Gera (1625 – 1643).

Pur essendo stato presentato alla “Sagra Congregazione per la Causa dei Santi” nel 1933, il fascicolo che comprendeva le “prove” della Santità del nostro Giacomo Oldo,  non fu accettato e tornò al Vescovo di Lodi dove è conservato ancora oggi all’interno della Curia. Non essendo mai stato aperto, non sappiamo i motivi per cui sia stato respinto il processo di beatificazione.

Le spoglie mortali del beato Oldo si trovano nella chiesa della Maddalena a Lodi e conservate nel presbiterio sotto il Venerato e Miracoloso crocifisso a lui attribuito. La salma è visibile solo la Domenica in Albis (la domenica dopo Pasqua) e il crocifisso segue la processione del Venerdì Santo oppure nei periodi di forte siccità, per chiedere al beato la grazia della pioggia.

 

Il Beato Giacomo Oldo
Il Crocifisso scolpito dal Beato Giacomo Oldo che viene portato in processione quando c’è siccità
Il Beato Giacomo Oldo
L’ Urna con le spoglie mortali del Beato Giacomo Oldo, conservata presso la chiesa della Maddalena, Lodi. L’iscrizione recita: “CORPUS BEATI JACOBI OLDI CORIS SACERDOTIS LAUDENSIS / TERTIO S.ORDINI S. FRANCISCI ADSCRIPT ANNO DOMINI 1934”
Il Beato Giacomo Oldo
L’ Urna con le spoglie mortali del Beato Giacomo Oldo, conservata presso la chiesa della Maddalena, Lodi
Il Beato Giacomo Oldo
Il Tempio visto dall’ urna del Beato Giacomo Oldo
Il Beato Giacomo Oldo
Vista dal Campanile (foto del Dott. Paolo Sasso)
Parola a I Ricci

Perché pubblicare questa incredibile storia ?

Dopo aver effettuato le ricerche ed aver disturbato per l’ ennesima volta Monsignor Antonio Spini Canonico del Duomo di Lodi, ci siamo recati alla Chiesa della Maddalena per scattare qualche fotografia, abbiamo incontrato Don Giacomo, abbiamo parlato con Don Dino Monico, ed infine in via del tutto straordinaria il Sig. Parati sacrestano del Tempio della Maddalena, abbiamo avuto l’ onore di poter fotografare le spoglie mortali del Beato Giacomo.

Ringraziamo di cuore tutte le persone hanno contribuito nella stesura. Volevamo raccontare una storia affascinante e che lega indissolubilmente Lodi e la vecchia Laus.

Grazie!