Associazione culturale – APS

18 Novembre 972

Il Vescovo Andrea, di origine Longobarda ed appartenente ad una famiglia di facoltosi agricoltori della terra, iniziò la sua attività di vescovo di Laus il 18 novembre 972.

La Sua presenza nell’antica città è stata molto importante sia dal punto di vista pastorale, sia per la politica, sia per la carità. Ebbe dall’imperatore Ottone II diversi privilegi tra i quali gli fu concessa la giurisdizione nella città e nel circondario per un raggio di dieci chilometri. Carica di giudice, unica a quel tempo data ad un vescovo, fu uomo di grande carità, perché diede ai monaci del monastero di San Pietro nell’antica città (dove sorge ora la parrocchia) un grande aiuto economico per alleviarli dalla povertà da notare che queste donazioni che faceva le faceva, come lui stesso scrive anche in rimedio della sua anima.

 

Quindi un grande uomo di fede che, in un certo senso, desiderava riparare eventuali suoi errori. Proprio per questo costruì a fianco della Basilica di San Bassiano un monastero chiamato col nome del patrono, dove quattro sacerdoti, poi divenuti monaci, pregassero per lui anche dopo la sua morte. E volle che a fianco della tomba di San Bassiano ardesse sempre una lampada.

Accanto a questo monastero volle anche un ospedale che sopravvisse alla distruzione di Laus. Ma il suo grande gesto è stato quello di scrivere un testamento in favore della Basilica e del monastero. Si trattava di una donazione di ben 945 pertiche, certamente quasi la totalità dei beni di famiglia. Fu scritto il 29 marzo 994. Essendo tanto devoto di San Bassiano volle imitare il Santo Patrono. Nella via di San Bassiano si scrive che la Basilica fu costruita con i beni di San Bassiano, anche se per i tempi di San Bassiano il vescovo non poteva avere la possibilità economica per fare una basilica. Ma il vescovo Andrea, che viene chiamato: “PIISSIMUS PREASUL” lo volle imitare dando i suoi beni perché a Basilica continuasse la sua presenza e, anche perché i presbiteri del monastero pregassero per la sua anima. (a lui si attribuisce la costruzione dell’attuale basilica in stile romanico).